E’ tempo di bilanci! I bilanci sono fondamentali per capire da dove si viene, dove si va, e soprattutto dove si potrebbe o si dovrebbe andare. In questo particolare periodo di terribile crisi economica che da qualche anno imperversa, quello che ci preme evidenziare è come il ruolo svolto dalla nostra Cassa, a forte vocazione solidaristica e sociale, è stato quello d’aver fornito grande sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie, facendosi carico dell’aspetto più importante delle loro vite: la salute.
Fin dall’inizio della crisi abbiamo cercato di dare un sollievo, nel nostro piccolo, a tutti quei lavoratori che sono rimasti improvvisamente senza lavoro, con due iniziative dalla grande valenza sociale: la possibilità ai lavoratori licenziati, cassintegrati, in mobilità o in aspettativa non retribuita di iscriversi volontariamente a Sanimpresa; la creazione, ormai attiva da quasi 3 anni, di un duplice servizio di assistenza per la prevenzione del rischio suicidario. Questo servizio si è sviluppato con la realizzazione della Linea di aiuto per la prevenzione del rischio suicidario, creata assieme al dott. Stefano Callipo, e attraverso una convenzione con il Servizio di prevenzione dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma (Prof. Maurizio Pompili). Inutile dire che molti di quelli che hanno chiamato a questi due numeri erano persone disperate per crisi aziendali con la conseguente perdita del lavoro. Alcuni erano molto determinati, e dando loro una opportunità per farcela.
Ma la crisi, prima di abbattersi sui lavoratori, sui pensionati, sui disoccupati, ha colpito le aziende: secondo i dati della società di business information Cribis D&B, seppur diminuiti rispetto al 2014, il primo semestre del 2015 ha registrato comunque 7.293 fallimenti. 53 imprese al giorno, due ogni ora, hanno chiuso i battenti. La seconda regione più colpita d’Italia, dopo la Lombardia, è proprio il Lazio, con 906 chiusure nel 2015 e un’incidenza sul totale d’Italia del 12,4%. Per ricollegarci quindi, evidenziando l’aspetto della crisi economica, con gli sportelli aperti da Sanimpresa, ci troviamo davanti a dati chiari! L’edilizia e il commercio sono i settori più colpiti. In particolare, molto critica appare la situazione del commercio, che ha registrato 1.049 fallimenti nelle vendite all’ingrosso e oltre 1.000 in quelle al dettaglio. Nel commercio al dettaglio hanno chiuso 377 ristoranti e bar, 264 imprese di abbigliamento e accessori, 125 alimentari, 112 negozi di arredamento e articoli per la casa.
Nonostante le difficoltà precedentemente descritte, i primi 10 mesi (da luglio 2015 ad aprile 2016) Sanimpresa è cresciuta di circa 4.000 nuovi associati, con una crescita complessiva a chiusura del nostro anno commerciale (30 giugno 2016) di oltre 6.000 nuovi iscritti.
Riteniamo, anche per queste ragioni, che la nostra Cassa, nel prossimo futuro, abbia grande opportunità di crescita non solo sul territorio Regionale. Il nostro impegno, sarà sempre crescente, infatti, sia sul versante delle prestazioni del nostro piano sanitario, sia sotto l’aspetto della comunicazione per far conoscere, in maniera diffusa a tutta la platea del mondo del lavoro, le opportunità offerte dalla nostra Cassa, con prestazioni socio-sanitarie fortemente integrative al Servizio Sanitario Nazionale.
Per quanto riguarda il ricorso dei nostri associati alle prestazioni offerte dalla Cassa, analizzando l’andamento tecnico, da giugno 2015 ad oggi, si evidenzia chiaramente la crescita continua dell’utilizzo di tutti i nostri piani sanitari, con delle punte per le categorie dei pensionati, dei titolari d’impresa, dei lavoratori autonomi e per il settore del commercio tradizionale aderente solo a Sanimpresa. Questo dato è testimone della valutazione positiva che i nostri associati fanno delle prestazioni previste dai nostri piani sanitari, considerate di forte aiuto nel momento del bisogno. E’ utile evidenziare inoltre, quanto nel corso degli anni, le strutture sanitarie convenzionate con Unisalute siano aumentate numericamente e migliorate sul fronte della qualità delle prestazioni e dei servizi, riuscendo a dare sempre una risposta a tutte le richieste dei nostri associati.
Se guardiamo al periodo coincidente con la nostra annualità d’iscrizione (01/07/2015-30/06/2016), Sanimpresa ha vissuto un anno, di grandi soddisfazioni: ad aprile abbiamo finalmente inaugurato il nostro Centro Cardiologico, la prima struttura sanitaria a gestione diretta di Sanimpresa. Siamo partiti da un’apertura ridotta, tre mezze giornate a settimana per poter valutare la richiesta effettiva cui andavamo incontro: la forte domanda di prestazioni, riscontrata ad oggi, ci sta portando a pensare a un ampliamento sostanziale dell’orario settimanale nel breve periodo, e raggiungendo un orario a pieno regime già a partire dai primi mesi del prossimo anno.
Altro grosso successo dell’annualità appena conclusa è stato l’innalzamento dell’età di iscrizione a 85 anni: i nostri iscritti pensionati e i loro familiari possono dunque stare tranquilli perché, la loro Cassa, quella che hanno avuto precedentemente come lavoratori, li continuerà ad assistere anche in quella parte della vita durante la quale le spese sanitarie rischiano di ridurre all’indigenza anche i risparmiatori più accorti.
Sempre in questi ultimi dodici mesi abbiamo creato le basi per un’innovazione che segnerà fortemente il nostro piano sanitario negli anni a venire: l’introduzione, grazie all’accordo sottoscritto recentemente con la società svizzera Genoma Technology, di kit diagnostici di medicina predittiva. Dal 1° luglio 2016, infatti, le nostre iscritte potranno sottoporsi, pagando solo una franchigia, a due tipi di test diagnostici di ultima generazione, da effettuare comodamente a casa propria: il primo, uno screening per rilevare prematuramente il rischio di sviluppare il tumore al seno e alle ovaie nei successivi 5 anni; il secondo, destinato alle donne in gravidanza, mediante un semplice prelievo di sangue materno, consente di sapere se il feto è affetto da anomalie cromosomiche, come la trisomia 21, meglio conosciuta come la Sindrome di Down, senza dover ricorrere all’invasiva amniocentesi.
Insomma, dopo aver lavorato per anni alla prevenzione e alla cura, ci stiamo orientando verso la predizione, affinché questo modello possa diventare il futuro della sanità integrativa in Italia. Ma i nostri progetti per l’avvenire non sono meno ambiziosi.
Riguardo alla medicina predittiva, ci aspettiamo invece di poter inserire a breve nel nomenclatore (dopo che il Ministero della Salute avrà dato il via libera) altri test diagnostici, come quello del tumore del colon retto, o quello relativo al rischio derivante dalle malattie metaboliche e cardiovascolari.
Per quanto riguarda il Centro Cardiologico, oltre all’ampliamento dell’orario d’apertura, ci piacerebbe poter offrire gratuitamente le nostre attrezzature e i nostri medici anche alle persone meno abbienti che non hanno la possibilità di aderire a un’assistenza integrativa e, talvolta, non possono permettersi neanche di pagare il ticket del servizio nazionale, o di attendere lunghe liste di attesa per potersi sottoporre a un esame diagnostico che potrebbe essere salvavita.
Poi, salendo di livello, passando ai massimi sistemi, sono due i percorsi che vogliamo percorrere: l’inserimento delle prestazioni in intramoenia nel nostro nomenclatore, e la creazione di una nuova forma “di tipo mutualistico” che consenta il ricorso alla nostra Cassa, anche del singolo cittadino. Una grande Cassa per tutti, per dare una risposta ai tanti cittadini che ci chiamano (magari hanno sentito parlare di noi e dei servizi che offriamo), chiedendoci di potersi iscrivere autonomamente a prescindere dal fatto che rientrino in una delle sfere contrattuali previste dallo statuto o dal regolamento di Sanimpresa.
Tirando le somme, ci sembra di poter dire che i numeri e i fatti del “bilancio sociale” di Sanimpresa non siano da meno rispetto a quelli di natura meramente economica: ci fanno vedere come si è sviluppato il welfare contrattuale, e come può essere ulteriormente implementato da parte delle imprese e delle OO.SS. (Organizzazioni Sindacali) del Terziario del nostro Territorio. Se il valore sociale per le OO.SS. è tutto orientato ai servizi che sono resi ai lavoratori dei nostri settori inseriti nella Cassa, non meno rilevante è l’interesse per l’associazione che rappresenta le imprese, ovvero Confcommercio di Roma e del Lazio: molte aziende, incontrando Sanimpresa al momento dell’iscrizione dei propri dipendenti e dei titolari, oltre che dei loro familiari, possono scoprire il mondo dei servizi che il sistema associativo può offrire loro. Non è nostro compito approfondire questi aspetti, così come quelli che riguardano le OO.SS., ma è indubbio come un sistema di welfare contrattuale sia un punto di partenza importante per definire, tra le parti sociali, il contributo che il dialogo tra queste può dare per la creazione di una società sempre più orientata a fornire servizi di alto livello ma sostenibili, con importanti benefici per tutti: per le organizzazioni datoriali, per quelle sindacali , e soprattutto, per i lavoratori.
Insomma, abbiamo ancora tante cose da fare per poter ampliare il welfare sociale aperto a tutti i cittadini del nostro Paese, nessuno escluso, e la passione e le idee certo non ci mancano!
Ci auguriamo che nel numero dell’estate 2017 ci siano sufficienti segnali di ripresa a indicare che ci stiamo lasciando la crisi alle spalle, e che molte delle cose che qui abbiamo provato ad accennare possano essere diventate realtà, entrando a pieno titolo nel bilancio consuntivo del prossimo anno.
Il Vice Presidente
Luigi Corazzesi